I libri cominciano dalla fine

(Ho iniziato questo post dieci volte, ora spero di riuscire a finirlo per davvero)

Sono tornata a casa.

Il rientro è stato fatto in stile tunisino.

Mi avevano detto che sarei andata all’aeroporto in auto, poi no, alle cinque si cambia, vai in treno, alle otto e mezza di sera altro cambio, andrai in louage, infine alle dieci e mezza tranquilla vieni in macchina con mio papà. Infine l”aereo è partito con un’ora di ritardo.

In aereo ho trovato una signora che ha iniziato a farmi un sacco di domande sulla mia esperienza, cosa ti è piaciuto, cosa ti ha sorpreso, cosa ti ha messo più in difficoltà.. Ho risposto in modo abbastanza generico alle prime due domande, alla terza ho risposto “harissa”, una schifosissima salsa superpiccante che in Tunisia mettono ovunque.. Io odio il piccante, è stato davvero difficile sopravvivere alla cucina tradizionale XD accanto a me c’era un italo-tunisino che quando mi ha sentito si è inciuccato dal ridere. Ma non c’è niente da ridere, io sono seria. Harissa la morte mia XD

Gli ultimi dieci giorni sono stati molto intensi, le attività sono finite, ci siamo trasferiti in famiglia, ci sono stati un sacco di casini.. Ma ormai nulla mi sconvolge più xD

Ho fatto parachuting ed è stato fighissimo, anche se ero terrorizzata perchè il gancio mi sembrava poco sicuro e me ne sono accorta solo quando ormai ero in volo, ma la sensazione del vuoto è qualcosa di stupendo XD
Ho visitato posti incredibili, un piccione mi ha schittato in testa, mi sono ritrovata senza soldi nel bel mezzo del viaggio..
Per la prima volta ho contrattato da sola nell’acquisto di due braccialetti (NB: se vedete i negozianti dare fuoco alla mercanzia, non preoccupatevi.. Vi stanno facendo vedere che non è plastica, ma pelle, argento e pietra).. “Per te un prezzo speciale.. 90 dinars = 45 euro” “ohh no no.. Barsha, troppo troppo.. Sono studente, sono qui per volontariato, ho pochissimi soldi.. 15 dinars, massimo massimo 20…” “No… Facciamo 70?” “20” “50?” ”20“ “45 ultimo prezzo” “Mi dispiace, non ho così tanti soldi..” “Ok facciamo 20, perchè sei italiana e gli italiani sono nostri fratelli”.
E sicuramente potevo chiedere 15. XD

Ora sono a casa, sono tornata dalla mia meravigliosa famiglia, dai miei animali, dal mio letto e dal mio bagno XD tutto sta tornando alla normalità, o quasi.. ogni tanto mi scappa qualche parola in inglese, random.. mi sento scema.

Domani volo a trento, devo consegnare una carta per la borsa di studio e devo fare il trasloco. Sarà il mio ultimo anno qui, e seminerò il caos. Mhaha. (A cominciare da un po’ di propaganda sull’islam, perchè no.. XD)

Awawaw l’estate è volata, non sono pronta per ritornare sui libri!!

Avrei un milione di cose da raccontare, sto finalmente scaricando le foto sul pc (anche se ci sono un sacco di problemi con le memory card che fanno finta di essere morte) e boh, vorrei dire qualcosa di profondo e commovente, ma al momento mi viene in mente solo una parolaccia in serbo.

A volte credo di essere sembrata una bambina che fa un sacco di domande e chiede “perchè?”, ma ho imparato davvero tanto, e ho trovato delle persone straordinarie che hanno saputo indicarmi altri punti di vista.. Probabilmente non è stata “l’esperienza della vita” che mi avevano promesso, ma pazienza, è servita a tante altre cose, e me ne rendo conto con il passare del tempo.

E ora boh, ho appena trovato una mia foto con dei baffi di cioccolata e un cappello di paglia in testa, un’altra dove sto ballando sulla riva all’alba, la cena egiziana, i matrimoni, le uova con i volti dipinti, il mare, la medina.. E dimentico lo sporco, le zanzare, il caldo, il rumore, il nervoso, la stanchezza, la malinconia, passo al setaccio l’intero mese e mezzo per far rimanere solo le cose belle. Perchè poi alla fine si sa che sono le uniche cose che vale la pena di ricordare.

Io e i miei mille pensieri. Ho cercato di registrare con la mente il più possibile, il suono potente della voce del muezzin, i campi di ulivi che scorrono veloci fuori dal finestrino, il cielo pieno di stelle alle quattro di mattina, il rumore delle onde nel tardo pomeriggio quando la spiaggia è semideserta , i fuochi d’artificio dei vari matrimoni, il chiacchiericcio nel suq, il profumo di gelsomino, il sapore delle mandorle nel te verde, lo schiocco del “batti cinque”, le risate dei bambini per il mio arabo, le belle parole degli amici, le tavolate piene di gente..

Non so come si potrebbe riassumere in poche righe il turbinio di emozioni riflessioni ed esperienze di un mese e mezzo. Forse davvero non si può. Cercherò di far parlare le foto, magari diranno qualcosa di più 🙂

C’è un gatto ciccione che ronfa sul mio letto.. vado a rompergli un po’ le palle 😛

Notte! 🙂

ClaudiaP

Autore: Caccola BonBon

Caccola, per gli amici Claudia, 31 anni, studentessa scongelata e sfornata nel cuore e per sempre. Vedi tutti gli articoli di Caccola BonBon