Come al mio solito ho cominciato questo post dieci volte. Era una sera di inizio luglio, stavo mangiando un gelato in terrazza, c’era un venticello stupendo. Un’altra sera, sempre in terrazza, ma con una pioggia leggera. Dopo pranzo, seduta sul letto. In treno, di ritorno verso casa.
Questo mese è scivolato via molto velocemente, ho passato anche l’esame di tributario e ora sono in vacanza (meno unoooooo!!!!). Gli ultimi giorni di ripasso sono stati davvero pesanti, caldo, tutti al mare e io bloccata a una scrivania a ripetere quelle cavolo di ottocento pagine (sono andata al parco ma c’era vento e ho passato più tempo a rincorrere i fogli che a studiare xD ). Per fortuna c’erano i miei coinquilini e gli amici a distanza, sempre pronti a darmi una pacca sulla spalla al momento giusto.
Volevo raccontarvi della mia amica inglese che quando ha saputo dell’esito del referendum si è messa a regalare tutti i libri di diritto UE di Maastricht.
Degli inquilini di sopra che fanno casino fino alle cinque di mattina e le mie vendette con l’aspirapolvere alle otto e mezza (“devo pulire il soffitto”).
Delle passeggiate ai confini di Trento, delle bombe d’acqua mentre sto camminando.
Della mia super Signora Mojito Bis, che mi prepara tutti i giorni un infuso fenomenale.
Del ritorno a casa <3 , mio cugino australiano in visita, il weekend in montagna di puro relax, lo svacco più totale, parole crociate e tanti libri da leggere.. ahh 😀
Avevo scritto un post eterno sugli attentati. Ho il terrore di abituarmi a questa anormalità, al rito del cambio-foto-profilo e # annessi, ai discorsi ignoranti.. Ho il terrore di abituarmi ai giornali che in queste occasioni si trasformano in noir di quarta categoria, e trovo oscena questa ossessione per i corpi e il sangue e gli oggetti abbandonati e il momento dello scoppio e la disperazione stampata sulle facce dei presenti.. Perchè? Cos’è che ti spinge a voler sapere la storia delle vittime? Cristo santo, sono persone come me e te, che vanno all’università, a lavoro, a cena o che per pura sfortuna passavano da quelle parti al momento sbagliato. I morti non sono solo numeri e questo lo so benissimo. Ma non credo che questo sia giornalismo, questo è raccontare male un fatto complesso. Il mondo è in continua trasformazione e noi ci siamo un po’ persi.
Avevo anche scritto di un nuovo amico, un ragazzo della mia età, nato e cresciuto in una famiglia benestante in un mondo molto lontano, arrivato qui con la sola, grande speranza di un futuro migliore. Sapevo che era qui da solo e quindi siamo andati a fare due passi insieme un paio di volte. Ma devo dire che mi ha fatto un certo effetto vederlo strisciare tra i tavolini del bar, con un enorme mazzo di rose tra le mani..
Uff.
Il mio viaggio è quasi pronto. Partirò in solitaria. Quando dico che vado in Bosnia la gente mi guarda inorridita. Allora dico che vado dalle parti di Medjugorje, così dicono ahhhh okay XD In realtà il giro sarà più o meno così
Per cambiare il mondo bisogna conoscerlo, quindi parto in esplorazione 😛
Non riesco a farmi uscire questa canzone dalla testa!
E beh ora vado a sistemare il macello che ho lasciato in camera. Nei primi giorni liberi dopo millenni ho avuto la brillante idea di riordinare uno scaffale. Mi hanno ritrovata due giorni dopo, sepolta tra una marea di carte, libri, pocci e ricordi dimenticati da secoli 😛
Ma che bello il dolce far niente 😀
Ciaaaaaaao!! 😀
Caccola BonBon