Non.Hanno.Il.Ciobar.

Ebbene sì. L’amara scoperta di un martedì pomeriggio.

Il meteo aveva previsto neve, e non c’è cosa più dolce della cioccolata calda con la neve.

Beh, non solo non ha nevicato, ma dopo venti minuti passati davanti allo scaffale, ho trovato solo una polvere di cioccolato a cui bisogna aggiungere acqua. ACQUA.

Come fanno gli olandesi a sopravvivere all’inverno senza il ciobar???

Ahhhhhh!!!!

Nel frattempo ho scoperto delle specie di crocchette, non sono crocchette ma hanno la forma delle crocchette, quelle per cani.. Beh insomma sono delle crocchette dolci buonissime.

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E da quando c’è aria di Natale in giro, mi è sorto un dubbio atroce: ma chi cavolo è Black Pete? XD

Sto facendo un sacco di cose belle, sono andata a una cena vegana in compagnia di un pastore protestante che è diventato il mio nuovo idolo (a dire il vero, è una pastoressa XD nata in Algeria, cresciuta in Ungheria, ha vissuto in giro per il mondo, ha due dottorati, non è sposata e ha adottato due bambini.. credo abbia anche un gatto XD), ho scoperto Geocaching e mi è passata la voglia di studiare 😀 sto andando a un sacco di conferenze super interessanti, al cinema, gironzolo per Maastricht e scopro posti incredibili, cuciniamo torte e guardiamo tanti film.. 🙂

Questo pomeriggio ho partecipato a una simulazione dei negoziati di Parigi per combattere il cambiamento climatico.

Era un progetto legato alla facoltà di scienze, io mi sono chiaramente imbucata XD ma la mia filosofia è “rischia ogni giorno una brutta figura”, e questa era una bella occasione haha 😀 ero in coppia con un ragazzo, dovevamo rappresentare la Spagna.

Ci hanno dato un foglio con un sacco di tabelle, dati e grafici, e noi dovevamo fare una analisi della situazione, spiegare i nostri obiettivi e proporre un tetto massimo per le emissioni di CO2. E poi ovviamente negoziare con gli altri stati e la Commissione Europea, perchè c’è una soglia di riduzione di emissioni da raggiungere, e ogni singolo stato ha il suo specifico target, calibrato in base a diversi fattori.

Circa. XD

Devo essere sincera, quando tutti hanno tirato fuori la calcolatrice ho iniziato a sudare freddo. Il ragazzo ha cominciato a parlarmi di tassi di crescita, di scenari possibili.. Praticamente con i dati a disposizione (dati reali) non era possibile stabilire un target per ridurre le emissioni, potevamo solo aumentarle, o al massimo rimanere in linea con il livello attuale. Solo che io questo l’ho capito dopo un bel po’. Il mio compagno si è messo a fare dei calcoli e ha sparato una percentuale folle, ci hanno guardato tutti malissimo e io non riuscivo a capire cosa ci fosse di male a fare +80% di emissioni XD ma effettivamente lo scenario più ottimistico diceva che al massimo potevamo arrivare a +45%.. Beh insomma è iniziato un dibattito, ma era un dibattito serio, cioè, io in quanto cittadina avrei voluto fare -100%, ma in quanto stato non è possibile, e quindi devo negoziare e spiegare che più di così non si può, che ci sono diversi fattori e bla bla bla. Insomma lasciateci inquinare! XD

E’ difficile da spiegare, è davvero un gran casino 😛

Alla fine della negoziazione ci hanno appioppato un target bassissimo, impossibile da raggiungere. Sarebbe stato bello proseguire nelle trattative, analizzare altri strumenti.. ma saremmo potuti andare avanti tutta la notte XD

Mi è piaciuto un sacco e ho imparato tanto, è stata una esperienza bellissima perchè è proprio quello che vorrei fare in futuro.. Per me è davvero entusiasmante entrare in questi meccanismi, capire come funzionano e metterli  in movimento.. Magari non esattamente di questo tipo, con meno dati e calcoli andrei meglio, ma vabbè, posso sempre imparare.. o avere un assistente haha 😀

Tornata a casa ho aiutato un mio amico a cucinare una specie di pasta al forno.. Nessuno dei due aveva la più pallida idea di come farla, e per aggiungere pathos al momento, il mio amico ha rovesciato la teglia nel forno e il canovaccio ha preso fuoco e io sono morta di paura e dal ridere XD ma è stata davvero una bella serata, so già che mi mancheranno un sacco.

Domani vado a fare la volontaria a una cena con i rifugiati, mercoledì sarà la serata Secret Santa e giovedì il mio compleanno.

Ah, nel mezzo devo anche finire di scrivere una analisi di una decisione quadro che doveva essere recepita in Italia entro il 2011. Avevo scritto metà compito, e poi ho scoperto che il 13 novembre è stata approvata una bozza di testo e la settimana scorsa è stata discussa in Parlamento. Tempismo perfetto! XD

Beh dai ora vado a dormire,

Ciao ciao a presto

Caccola

Ps: ho una nuova foto imbarazzante di PiccolaCaccola hahahahaa 😀 Ora so cosa fare quando sono triste: devo guardare le mie foto.

Is this the world we created?

Domenica pomeriggio sedevo in un caffè con delle mie amiche. Una tazza bollente di matè e dolcetti greci.

Ci siamo trovate per liberare la mente, forse per capire, anche se non c’è davvero niente da capire.

Molto probabilmente per sentirci meno sole.

Assistiamo impotenti alla mostruosità di queste tragedie, e non importa che sia Parigi, un paese disperso nel cuore dell’Africa o una metropoli in un punto imprecisato dell’Oriente. Toglie la parola, la razionalità e diffonde nell’aria la paura, la paura di qualunque cosa.

Mi sembra di essere nel mezzo di una grande piazza, con gente che corre da tutte le parti. E io guardo il cielo, chiedendomi tra quanto comincerà a piovere.

In questo momento ci dovrebbe essere solo silenzio e calore umano, e invece no. Ritornano prepotentemente alla ribalta i soliti, vecchi discorsi, si fa a gara a chi grida più forte, con la solita strumentalizzazione delle tragedie a cui inevitabilmente segue il ping-pong di notizie fuorvianti, datate e false e che servono solo ad alimentare la sensazione di smarrimento, la paura, l’odio e l’ignoranza.

Ci riscopriamo professori di storia, geopolitica, teologia, citiamo libri che non abbiamo mai letto e condividiamo pensieri di cui non conosciamo la portata.

Non voglio essere parte del movimento che fomenta questa sete morbosa di tragedia, cerco di evitare di leggere le storie e i sogni infranti delle vittime, di guardare video e foto in cui si vedono persone correre terrorizzate, piangere, soffrire.. Ma in un modo o nell’altro finisco sempre per guardare, per leggere, per pensare.

Sì, ecco, più che pregare, queste tragedie mi fanno pensare.

Potevo esserci io in quel ristorante, o a quel concerto.

Perchè è successo? Perchè proprio lì? Perchè proprio loro? Potrebbe capitare anche a me?

In tutto questo non c’è nessuna logica e nessuna razionalità.

Quindi? Devo forse vivere nella costante paura di non ritornare più a casa?

Che schifo di mondo mi aspetta fuori dalla porta?

Vivir con miedo es como vivir a medias.

Sono cose più grandi di me, ma mi rifiuto di vivere a metà.

“Non possiamo fare niente”, continuava a ripetere la mia amica.

Già. Ma è davvero così?

Il mondo ti fa schifo? Cosa cambieresti? Cosa hai fatto per cambiarlo? .. Perchè non hai ancora cominciato a cambiarlo?

Non ho l’ambizione di salvare il mondo, ma di certo ho il potere di rendere il mio mondo un posto migliore. Non voglio stare a guardare. Voglio essere il cambiamento.

Voglio provarci, almeno.

Chissà dove potrà arrivare l’eco delle mie azioni e delle mie parole.

Respiro.

Si riparte.

Ciao

Claudia

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(Comunque, la parrucca e la collana hawaiana mi servivano per andare al Carnevale di Colonia. Una mega festa in maschera, con musica, taaaaanta birra e una marea di gente. E’ stata una bella giornata, anche se con la mia parrucca fuxia e il mio meicap d’occasione sono stata scambiata per una stripper.

Ma in realtà io volevo essere Caccola in versione freak.)